13 Giu Un monumento per Frankenstein, Loving the Alien e il Videogame LAB
Nel corso dell’ultimo biennio, il museo Mufant ha sviluppato, al di là della propria specifica mission di diffusione dell’immaginario fantastico, alcune azioni più ampie e specifiche, correlate in particolare alla sua collocazione “periferica”, sia in senso simbolico, come museo dedicato ad una forma di Cultura non ordinaria, sia in senso strettamente urbanistico come spazio culturale collocato al confine nord di Torino. Si tratta di azioni finalizzate all’inclusione sociale, alla rigenerazione urbana, alla partecipazione attiva della cittadinanza e alla trasformazione della periferia in “centro” sperimentale di culture innovative.
Domenica 16 giugno il museo organizza una giornata di restituzione pubblica e di inaugurazione delle diverse iniziative che sviluppano questi obiettivi, realizzate in partenariati con enti pubblici e privati, in particolare la cooperativa sociale Altra Mente, e sostenute da tre bandi promossi dalla Città di Torino nel biennio 2018-2019: Pon Metro Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020/ Torino Social Factory, Co-City Torino e AxTO, Azioni per le periferie torinesi.
Si inizierà, alle 15.00, con l’inaugurazione della prima opera di arredo urbano del Parco del Fantastico. Si tratta di una scultura in ferro, alta 3 metri, che riproduce una delle figure simbolo della fantascienza, il “Frankenstein”, con incisa la frase di Franco Basaglia “visto da vicino nessuno è normale”. Un “monumento” quindi alla diversità come risorsa, che unisce l’immaginario fantascientifico, – il romanzo di Mary Shelley fu la prima opera di fantascienza letteraria moderna -, e la storia recente, ricordando l’uomo che ha liberato “la follia” dalla ghettizzazione dei manicomi. L’opera è stata realizzata grazie al sostegno de Il Bandolo – associazione torinese impegnata nel contrasto al disagio psichico -, in un progetto che celebra appunto il quarantennale della Legge Basaglia.
Prende così avvio l’ambizioso processo di rigenerazione urbana – sostenuto da Co-City Torino e Pon Metro/Torino Social Factory – del grande spazio pubblico antistante il museo, progetto che prevede l’installazione progressiva di altre sette grandi sculture in ferro.
Il Parco, che ospiterà progressivamente figure iconiche dell’immaginario fantastico moderno, come robot, alieni e androidi, – concepito da Silvia Casolari e Davide Monopoli, fondatori del Mufant – è frutto della cooperazione di differenti attori: i prototipi delle sculture sono realizzati dagli scenografi del Prop Maker Lab, il laboratorio sociale di scenografia della cooperativa Altra Mente avviato nell’ambito del bando Pon Metro, il disegno tecnico-operativo è in capo all’architetto Ferruccio Capitani dell’AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio – e la produzione delle sagome in ferro corten è affidata alla maestria dei fabbri Fratelli Latini.
La costruzione di un Parco a tema Fantastico nel piazzale adiacente al museo prevede anche altri interventi di riqualificazione promossi da Co-City Torino e co-progettati con i residenti, tra i quali l’intitolazione, prevista per il mese di settembre 2019, del giardino pubblico che ha sede nell’area alla memoria di Riccardo Valla, importante protagonista torinese della cultura fantascientifica italiana.
La realizzazione del Parco è inoltre parte di Loving the Alien, progetto attualmente in fase di start up promosso dalla Cooperativa Sociale Altra Mente e dal museo, supportato dal bando Pon Metro e nell’ambito di Torino Social Factory, misura dell’Assessorato all’innovazione della Città di Torino nata per sostenere progetti di innovazione sociale attraverso un percorso di accompagnamento e un sostegno finanziario. Loving the Alien ha attivato anche due laboratori artigiani che coinvolgono professionalmente più di venti persone, alcune delle quali in condizioni di disagio sociale. Si tratta di una sartoria che produce costumi da esposizione o per il cosplay, e un laboratorio di produzione di manufatti artistici e piccola falegnameria: il Prop Maker Lab, direttamente coinvolto nel design delle statue del Parco. Momento decisivo del progetto sarà, nella primavera del 2020, l’organizzazione di un Festival del Fantastico proprio nel Parco riqualificato, un appuntamento annuale che, a partire da suggestioni inevitabilmente fantascientifiche, si aprirà al mondo delle esperienze di rigenerazione urbana e di inclusione sociale. Per sostenere il festival è imminente il lancio di una campagna di crowdfunding nell’ambito di un’ulteriore misura del Pon Metro della Città e con il mentoring dell’European Crowdfunding Center.
Alle ore 15:30, alla presenza di Paola Pisano, assessora all’innovazione Città di Torino, Marco Giusta, assessore pari opportunità Città di Torino, Alberto Unia, assessore ambiente Città di Torino e del Presidente della V Circoscrizione di Torino Marco Novello, saranno presentate le iniziative sviluppate dal Mufant e dai diversi partner nell’ambito dei bandi Pon Metro/ Torino Social Factory, Co-city Torino e AxTO, Azioni per le periferie torinesi.
A presentarci Loving the Alien, alle ore 16:00, assieme ad Antonello Raciti psicoterapeuta responsabile clinico del progetto e direttore di Altra Mente, saranno tutti i protagonisti diretti: sarti, scenografi, apprendisti, psicologi, mediatori e team di comunicazione che racconteranno la loro esperienza e presenteranno il nuovo sito e i social di progetto.
Alle 16,30 è in programma l’intervento di Franco Pezzini che ci aiuterà a riscoprire il senso di un’opera letteraria come il Frankenstein nell’attualità. Fra i più importanti critici italiani del fantastico, Pezzini è autore di innumerevoli saggi che perlustrano i rapporti tra letteratura, cinema e antropologia. È membro del Coordinamento di Redazione de L’Indice dei libri e della redazione di Carmillaonline, animatore della Libera Università dell’Immaginario e del Club Villa Diodati (coordinamento costituito insieme al ToHorrorFilmFest e al Mufant).
Alle 17:00 il testimone passa alle iniziative del museo sostenute da AxTO Azioni per le Periferie Torinesi. Si tratta di azioni volte all’introduzione di percorsi interattivi di gioco e intrattenimento che utilizzano nuove tecnologie rivolti principalmente alle fasce giovanili, realizzate in partnership con il Politecnico e il Liceo Scientifico Albert Einstein di Torino. In particolare sarà inaugurato il Videogame Lab, nuova sala interattiva del Mufant dedicata al videogioco di genere fantastico che abbina alle postazioni di gioco – compreso il casco VR – una esposizione di oggetti e materiali collezionistici. La sala, all’allestimento della quale ha partecipato una classe del Liceo Scientifico A. Einstein in un percorso di alternanza scuola lavoro presso il museo, è pensata per essere un “contenitore” di eventi videoludici: si ospiteranno sviluppatori, critici, giornalisti al fine di far conoscere a ragazze e ragazzi le opportunità professionali, ancora poco conosciute in Italia, che tale mondo offre. Ospiti per questa sezione: Giorgio Catania, membro di AESVI-Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani che presenta il suo libro Intermundia Genesis e il giornalista videoludico Federico Ercole.
A seguire in sala conferenze è previsto l’intervento di Giovanni Campagnoli, autore del fortunato saggio “Riusiamo l’Italia. Da spazi vuoti a start up culturali e sociali” e Valeria Dinamo, coordinatrice del Programma Hangar Piemonte. Assieme a loro rifletteremo su cosa significa oggi “rigenerazione urbana”.
A conclusione della giornata sono previsti i finissage delle due mostre realizzate dal museo: “Fabbricanti di Universi”, realizzata in collaborazione con la ASL di Torino, che sarà presentata dai co–curatori Alberto Taverna e Tea Taramino; “H.G.O. Héctor Germán Oesterheld. Il creatore dell’Eternauta nell’Argentina dei desaparecidos”, realizzata nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino, presentata, per l’occasione, dal curatore Antonio Scuzzarella di 001 Edizioni e con la partecipazione dell’artista Paolo Armitano, tra i principali autori di Dylan Dog, in una performance di live drawing ispirata all’Eternauta.
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